Si sono conclusi i lavori della Commissione Industria e Agricoltura del Senato sul disegno di legge delega in materia di revisione del sistema degli incentivi alle imprese (DDL Incentivi, n. 571/2023).
La bozza del disegno di legge era stata approvata dal Consiglio dei Ministri lo scorso 23 febbraio; la finalità è sistematizzare le misure di incentivazione garantendo una migliore pianificazione e razionalizzazione oltreché semplificare le procedure di accesso alle agevolazioni.
Di seguito si riportano le principali novità presenti nel documento approvato dalla Commissione.
Nel nuovo testo viene riformulato l’emendamento che esplicita il principio di piena equiparazione tra i professionisti e le imprese nella possibilità di accedere agli incentivi, ove ne ricorrano i presupposti.
Viene inoltre sottolineato come la riforma del sistema degli incentivi deve essere definita nel rispetto delle competenze riguardanti l’autonomia regionale, come sancito dall’art. 117 della Costituzione, e dell’autonomia programmatica delle regioni, anche con riferimento agli interventi cofinanziati con i fondi europei.
Nell’esercizio della delega, il Governo dovrà attenersi ai principi e criteri indicati per la razionalizzazione delle misure, in particolare facendo riferimento a:
- sostenibilità ambientale;
- lavoro, occupazione, riqualificazione professionale dei lavoratori;
- crescita dimensionale.
Ulteriori novità riguardano i procedimenti amministrativi di concessione ed erogazione degli incentivi: con la riforma si dovranno implementare soluzioni tecniche, finanziarie, procedurali che riducano il rischio di assegnazione delle risorse finanziarie disponibili in un lasso di tempo estremamente ridotto e, in particolare, sulla base del solo ordine cronologico di presentazione dell’istanza.
Viene inoltre specificato che durante l’intero iter procedurale non potranno essere richiesti documenti e informazioni già in possesso della pubblica amministrazione.
Tra i requisiti premianti per l’ammissione agli incentivi viene inserito, oltre al lavoro femminile, anche il lavoro giovanile.
Il documento prevede che la revisione delle misure agevolative debba includere gli incentivi di natura fiscale (mentre per quanto riguarda le modalità di fruizione e controllo si fa riferimento alla specifica disciplina di settore).
Il testo così emendato sarà prossimamente discusso nelle aule parlamentari per l’approvazione.