Le imprese che investono in beni materiali nuovi, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese secondo il modello Industria 4.0 effettuati dal 16 novembre 2020 al 31 dicembre 2021 (o al 30/06/2022 in caso di versamento di un acconto pari al 20% del valore del bene entro il 31/12/2021) beneficiano di un credito di imposta che varia dal 10 al 50% della relativa base di calcolo.
Gli stessi contribuenti, qualora sovvenzionassero l’acquisto con un finanziamento bancario in forza della Nuova Sabatini, possono fruire di un contributo a fondo perduto pari all’ammontare complessivo degli interessi calcolati convenzionalmente su un finanziamento a tasso di interesse del 3.575% della durata di cinque anni e d’importo uguale al finanziamento concesso.
Le imprese, dunque, quanto effettivamente possono risparmiare?
CHI
Possono fruire sia del credito di imposta per gli investimenti in beni strumentali nuovi 4.0 che della “Nuova Sabatini” le PMI regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle Imprese, residenti nel territorio dello Stato, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico di appartenenza, e dal regime fiscale di determinazione del reddito.
Sono escluse le imprese destinatarie di sanzioni interdittive (art 9, comma 2 Dlgs 231/2001), le imprese in stato di liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo senza continuità aziendale o altra procedura concorsuale prevista dalla legge fallimentare, dal Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, o da altre leggi speciali oppure che abbiano in corso un procedimento per la dichiarazione di una di tali situazioni.
COSA
Sono agevolabili gli investimenti in beni materiali strumentali nuovi funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese secondo il modello Industria 4.0, ricompresi nell’allegato A della legge di bilancio 2017 (L. 232/2016), classificabili nell’attivo di stato patrimoniale alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4 dell’articolo 2424 del codice civile, come declamati nel principio contabile n. 16 dell’OIC, nonché a software e tecnologie digitali.
In particolare, i beni ricompresi nell’Allegato A, si dividono nelle seguenti tre categorie:
- Beni strumentali il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati o gestito tramite opportuni sensori e azionamenti;
- Sistemi per l’assicurazione della qualità e della sostenibilità;
- Disposizioni per l’interazione uomo macchina e per il miglioramento dell’ergonomia e della sicurezza del posto di lavoro in logica 4.0.
I beni possono essere acquistati in proprietà o in leasing, nonché realizzati in economia o mediante appalto.
Sono esclusi dall’agevolazione gli investimenti in: beni strumentali con coefficiente di ammortamento inferiore al 6,5%, fabbricati e costruzioni, beni indicati nella tabella di cui all’allegato 3 alla legge di Stabilità 2016 (condutture utilizzate dalle industrie di imbottigliamento di acque minerali, dagli stabilimenti termali e idrotermali, condutture per la produzione e distribuzione di gas naturale, materiale rotabile), beni gratuitamente devolvibili delle imprese operanti in concessione e a tariffa nei settori dell’energia, dell’acqua, dei trasporti, delle infrastrutture, delle poste, delle telecomunicazioni, della raccolta e depurazione delle acque di scarico e della raccolta e smaltimento rifiuti.
LE AGEVOLAZIONI
Il credito di imposta è riconosciuto nella misura del:
- 50% del costo per gli investimenti fino a 2.5 milioni di euro;
- 30% del costo per gli investimenti oltre i 2.5 milioni di euro e fino al limite di 10 milioni di euro
- 10% del costo per gli investimenti oltre i 10 milioni di euro e fino al limite massimo di 20 milioni di euro.
L’agevolazione “Nuova Sabatini” consiste nella concessione da parte di banche e di intermediari finanziari aderenti di finanziamenti, nonché di un contributo da parte del MISE rapportato agli interessi sui già menzionati finanziamenti determinati in via convenzionale con un tasso annuo pari al 3.575%. Il finanziamento deve essere di durata non superiore a 5 anni, di importo compreso tra 20.000 e 4 milioni di euro.
Si ricorda inoltre che il credito di imposta per acquisti di beni strumentali nuovi non concorre alla formazione del reddito ai fini delle imposte sui redditi e del valore della produzione ai fini IRAP.
ESEMPIO DI CALCOLO DEL RISPARMIO
DATI INVESTIMENTO | |
a. Costo del bene 4.0 e importo finanziamento | 100.000 |
Anno di interconnessione | 2021 |
Credito di imposta (investimento nel limite di 2.5 milioni) | 50,00% |
Tasso finanziamento ordinario | 1,00% |
Tasso agevolato | 3,575% |
Semestri | 10 |
AGEVOLAZIONE CREDITO DI IMPOSTA BENI STRUMENTALI 4.0 | |
ANNO | CREDITO |
2021 | 16.666,67 |
2022 | 16.666,67 |
2023 | 16.666,67 |
b. TOTALE CREDITO DI IMPOSTA (50 del valore dell’investimento) | 50.000,00 |
c. VANTAGGIO FISCALE NON IMPONIBILITA’ IRES E IRAP (27.9% di 50.000) | 13.950,00 |
d. CONTRIBUTO MISE AL 3,575% | 10.092,38 |
e. AGEVOLAZIONE COMPLESSIVA (b + c + d) | 74.042,00 |
f. QUOTA INTERESSI FINANZIAMENTO 1% | 2.562,48 |
COSTO EFFETTIVO DEL BENE (a – e + f) | 28.520,00 |
COSTO EFFETTIVO DEL BENE % | 27.8% |