ON – Oltre nuove imprese a tasso zero è l’incentivo promosso dal MISE che sostiene le micro e piccole imprese composte in prevalenza o totalmente da giovani tra i 18 e i 35 anni, oppure da donne di tutte le età.
Il Ministero dello Sviluppo Economico, in merito alle risorse finanziare disponibili all’interno dell’Investimento PNRR 1.2 “Creazione di imprese femminili”, ha disposto il rafforzamento della misura.
Beneficiari
Possono usufruire dell’agevolazione e micro e piccole imprese:
- costituite da non più di 60 mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione
- costituite in forma societaria
- in cui la compagine societaria sia composta, per oltre la metà numerica dei soci e di quote di partecipazione, da soggetti di età compresa tra i 18 e i 35 anni, ovvero da donne.
Possono accedere anche le persone fisiche che intendono costituire una nuova impresa purché esse facciano pervenire la documentazione necessaria a comprovarne l’avvenuta costituzione entro i termini indicati nella comunicazione di ammissione alle agevolazioni.
Investimenti finanziabili
Sono ammissibili le iniziative, realizzabili su tutto il territorio nazionale, promosse nei seguenti settori:
- Produzione di beni nei settori industria, artigianato e trasformazione dei prodotti agricoli;
- Fornitura di servizi alle imprese e alle persone ivi compresi quelli afferenti all’innovazione sociale;
- Commercio di beni e servizi;
- Turismo, ivi incluse le attività turistico – culturali finalizzate alla valorizzazione e alla fruizione del patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico, nonché le attività volte al miglioramento dei servizi per la ricettività e l’accoglienza.
I programmi di investimenti proposti dalle imprese costituite da non più di 36 mesi possono avere spese ammissibili non superiori a euro 1.500.000.
Per le imprese costituite da più di 36 mesi e da non più di 60 mesi, l’importo delle spese ammissibili non può essere superiore a euro 3 milioni.
I piani di impresa devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda e devono essere conclusi entro 24 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento.
Spese ammissibili
Per le imprese costituite da non più di 36 mesi, sono ammissibili le spese relative all’acquisto di beni materiali e immateriali e servizi necessari alle finalità del programma, sostenute successivamente alla data di presentazione della domanda. Dette spese riguardano:
- Opere murarie e assimilate, comprese quelle riferibili ad opere di ristrutturazione dell’unità produttiva oggetto di intervento (nel limite del 30% dell’investimento ammissibile);
- Macchinari, impianti ed attrezzature varie nuovi di fabbrica, ivi compresi quelli necessari per l’erogazione di servizi con la formula della sharing economy, purché strettamente necessari all’attività oggetto dell’iniziativa agevolata, dimensionati alla effettiva produzione ed identificabili singolarmente;
- Programmi informatici e servizi per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC), commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa, ivi compresi quelli connessi alle tecnologie e alle applicazioni emergenti di intelligenza artificiale, blockchain e internet of things;
- Acquisto di brevetti o acquisizione di relative licenze d’uso; ai fini dell’ammissibilità la spesa deve essere supportata da apposita perizia giurata rilasciata da un tecnico abilitato;
- Consulenze specialistiche (nel limite del 5% dell’investimento complessivo agevolabile);
- Oneri notarili connessi alla stipula del contratto di finanziamento e alla costituzione della società.
Nel limite del 20% delle spese di investimento di cui sopra, è altresì ammissibile a contribuzione un importo a copertura delle esigenze di capitale circolante (materie prime, servizi necessari allo svolgimento delle attività di impresa, godimento di beni di terzi ivi compreso le spese di affitto e ai canoni di leasing)
Per le imprese costituite da 36 a 60 mesi alla data di presentazione della domanda, sono ammissibili le spese relative all’acquisto di immobilizzazioni materiali e immateriali, sostenute in data successiva a quella di presentazione della domanda. Dette spese riguardano:
- L’acquisto dell’immobile sede di attività (limitatamente alle imprese operanti nel settore del turismo e nel limite massimo del 40% dell’investimento complessivo ammissibile);
- Opere murarie e assimilate, comprese quelle riferibili ad opere di ristrutturazione dell’unità produttiva oggetto di intervento (nel limite del 30% dell’investimento complessivo);
- Macchinari, impianti ed attrezzature nuovi di fabbrica, ivi compresi quelli necessari per l’erogazione di servizi con la formula sharing economy purché strettamente necessari all’attività oggetto dell’iniziativa agevolata, dimensionati alla effettiva produzione ed identificabili singolarmente;
- Programmi informatici, brevetti, licenze e marchi (a condizione che siano ammortizzabili, siano esclusivamente utilizzate nell’unità produttiva oggetto di investimento e figurino nell’attivo di bilancio.
Le spese devono in ogni caso essere contabilizzate nel rispetto delle normative contabili e fiscali di riferimento e pagate tramite un conto corrente bancario intestato all’impresa beneficiaria dedicato, anche in via non esclusiva, alla realizzazione del programma di investimento.
Agevolazione
L’agevolazione assume la forma di finanziamento agevolato, a tasso zero, della durata massima di dieci anni, e di contributo a fondo perduto, per progetti di impresa con spese fino a 3 milioni di euro, che può coprire fino al 90% della spesa ammissibile da rimborsare in 10 anni.
Non sono richieste garanzie in caso di finanziamenti inferiori a 250 mila euro.
Le imprese costituite da non più di 36 mesi, possono presentare progetti di investimento fino a 1.5 milioni di euro per realizzare nuove iniziative o sviluppare attività esistenti nei settori manifatturiero, servizi, commercio e turismo.
Possono accedere ad un mix di finanziamento a tasso zero e contributo a fondo perduto che non può superare il limite del 20% delle spese ammesse. Le imprese possono richiedere anche un contributo per la copertura delle esigenze di capitale circolante collegate alle spese per materie prime e servizi necessari allo svolgimento dell’attività di impresa. Il contributo può arrivare fino al 20% delle spese di investimento.
Le imprese costituite tra i 3 e i 5 anni possono presentare progetti che prevedono spese per investimento fino a 3 milioni di euro per realizzare nuove iniziative o ampliare, diversificare o trasformare attività esistenti nei settori manifatturiero, servizi, commercio e turismo. Le agevolazioni consistono in un mix di finanziamento a tasso zero e contributo a fondo perduto, che non può superare il limite del 15% delle spese ammissibili.
I finanziamenti agevolati sono rimborsati senza interessi, secondo un piano di ammortamento a rate semestrali costanti posticipate, scadenti il 31 maggio e il 30 novembre di ogni anno, dopo 6 mesi a decorrere dalla seconda delle date successiva a quella dell’erogazione dell’ultima quota a saldo del finanziamento concesso dell’agevolazione.
Procedura
La presentazione delle domande avviene esclusivamente online attraverso la piattaforma informatica presente sul portale di INVITALIA dal 24 marzo 2022.
Le agevolazioni sono concesse sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello. L’iter di valutazione prevede due fasi:
- La prima fase consiste in un colloquio di approfondimento per verificare le competenze tecniche, organizzative e gestionali del team imprenditoriale e la coerenza interna del progetto da finanziamento, anche rispetto alle potenzialità del mercato. Se il proponente supera positivamente il colloquio, si richiederà di integrare la presentazione della domanda con le informazioni sul piano economico – finanziario del progetto.
- La valutazione della domanda si completerà con un secondo colloquio per valutare la sostenibilità economico – finanziaria dell’iniziativa in considerazione delle spese proposte e delle agevolazioni richieste.
La valutazione è effettuata entro 90 giorni dalla data di presentazione della domanda di agevolazione o di completamento della stessa.
Invitalia mette a disposizione un servizio di accompagnamento alla presentazione della domanda, ovvero un supporto metodologico per la compilazione del piano di impresa.
Le agevolazioni sono erogate per stati avanzamento lavori in non più di 5 quote.
L’erogazione delle singole quote può avvenire a fronte della presentazione di titoli di spesa anche non quietanzati, purché nei limiti del 20% delle agevolazioni concesse nel caso del I SAL e del 30% per i SAL successivi al primo.
Per ogni quota diversa dalla prima, l’impresa è tenuta a dimostrare l’effettivo pagamento, mediante esibizione delle relative quietanze, dei titoli di spesa presentati ai fini dell’erogazione precedente.
In alternativa alle modalità di erogazione di cui sopra, le singole erogazioni possono essere corrisposte sulla base di fatture di acquisto non quietanzate purché vincolate ad un contratto di conto corrente di cui alla convenzione già stipulata tra il MISE, il soggetto gestore e l’Associazione Bancaria Italiana, in grado di garantire il pagamento ai fornitori dei beni agevolati in tempi celeri.
È inoltre prevista la possibilità per l’impresa di richiedere, previa presentazione di fideiussione bancaria, l’erogazione di una prima quota di agevolazione, non superiore al 40% dell’importo complessivo delle agevolazioni concesse, a titolo di anticipazione.
A partire dal 19 maggio 2022, lo sportello sarà aperto per l’inoltro delle domande a valere sulle nuove risorse.
Informazioni
Per accedere alla normativa relativa al bando: www.invitalia.it
Accresco srl: www.accresco.it – contact@accresco.it – 0341 1570511