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mercoledì, 07 Settembre 2022 / Pubblicato il FINANZIAMENTI A FONDO PERDUTO

PARCO AGRISOLARE

È stato pubblicato l’Avviso Pubblico del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali che approva il Regolamento Operativo sulle modalità di presentazione delle domande per la realizzazione di impianti fotovoltaici da installare su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale. Obiettivo della misura è creare e migliorare l’infrastruttura connessa allo sviluppo, all’adeguamento e all’ammodernamento dell’agricoltura, compresi l’accesso ai terreni agricoli, la ricomposizione e il riassetto fondiari, l’approvvigionamento e il risparmio energetico e idrico.

Il Fondo è istituito nell’ambito del PNRR, Missione 2, componente 1, investimento 2.2 «Parco Agrisolare».

Le risorse complessive per gli anni dal 2022 al 2026 ammontano a 1.500 milioni di euro; un importo pari ad almeno il 40% è destinato al finanziamento di progetti da realizzare nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Beneficiari

Possono richiedere l’agevolazione:

  1. imprenditori agricoli, in forma individuale o societaria;
  2. imprese agroindustriali, in possesso di codice ATECO che sarà individuato con successivo Avviso;
  3. cooperative agricole che svolgono attività di cui all’art. 2135 del codice civile (coltivazione del fondo, selvicoltura, allevamento di animali e attività connesse) e le cooperative o loro consorzi di cui all’art. 1, comma 2 del D.L.vo 18 maggio 2001, n. 228.

Sono esclusi i soggetti esonerati dalla tenuta della contabilità IVA, aventi un volume di affari annuo inferiore a 7.000 euro.

Interventi agevolabili

Sono finanziabili progetti che prevedono l’installazione di impianti fotovoltaici, con potenza di picco non inferiore a 6 kWp e non superiore a 500 kWp, sui tetti di fabbricati strumentali all’attività agricola, zootecnica e agroindustriale, ivi compresi quelli destinati alla ricezione ed ospitalità nell’ambito dell’attività agrituristica. La potenza di picco dovrà essere non inferiore a 6 kWp e non superiore a 500 kWp.

Unitamente a tale attività, possono essere eseguiti uno o più interventi di riqualificazione ai fini del miglioramento dell’efficienza energetica delle strutture, quali:

  1. rimozione e smaltimento dell’amianto o dell’eternit dai tetti, in conformità alla normativa vigente;
  2. realizzazione dell’isolamento termico dei tetti (la relazione tecnica del professionista abilitato dovrà descrivere e giustificare la scelta del grado di coibentazione previsto in ragione delle specifiche destinazioni produttive del fabbricato, anche al fine di migliorare il benessere animale);
  3. realizzazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto (intercapedine d’aria; la relazione del professionista dovrà dare conto delle modalità di aereazione previste in ragione della destinazione produttiva del fabbricato; a ogni modo, il sistema di areazione dovrà essere realizzato mediante tetto ventilato e camini di evacuazione dell’aria, anche al fine di migliorare il benessere animale.

Per le aziende agricole di produzione primaria, gli impianti fotovoltaici sono ammissibili agli aiuti unicamente se l’obiettivo è quello di soddisfare il fabbisogno energetico dell’azienda e se la loro capacità produttiva non supera il consumo medio annuo di energia elettrica dell’azienda agricola, compreso quello familiare. La vendita di energia elettrica è consentita nella rete purché sia rispettato il limite di autoconsumo annuale.

Gli interventi eseguiti non potranno comportare un peggioramento delle condizioni ambientali e delle risorse naturali, e dovranno essere conformi alle norme nazionali e unionali in materia di tutela ambientale, nonché al principio “non arrecare un danno significativo”.

I soggetti beneficiari dovranno realizzare, collaudare e rendicontare gli interventi entro 18 mesi dalla data della pubblicazione dell’elenco dei beneficiari, salvo eventuali proroghe.

Deve essere garantita comunque la realizzazione, collaudo e rendicontazione degli interventi entro il 30 giugno 2026.

Spese ammissibili

Sono ammissibili le spese sostenute a partire dal giorno di presentazione della domanda:

a. per la realizzazione di impianti fotovoltaici:

  • acquisto e posa di moduli fotovoltaici, inverter, software digestione, ulteriori componenti di impianto;
  • sistemi di accumulo;
  • fornitura e messa in opera dei materiali necessari alla realizzazione degli interventi;
  • costi di connessione alla rete;

fino a un limite massimo di euro 1.500,00/Kwp per l’installazione dei pannelli fotovoltaici, anche in considerazione delle dimensioni complessive dell’impianto da realizzare e delle correlate economie di scala, e fino ad ulteriori euro 1.000,00/Kwh ove siano installati anche sistemi di accumulo. In ogni caso, il contributo complessivo corrisposto per i sistemi di accumulo non può eccedere 50.000 euro. Qualora siano installate colonnine di ricarica elettrica per la mobilità sostenibile e per le macchine agricole, potrà essere riconosciuta, in aggiunta ai massimali su indicati, una spesa fino ad un limite massimo ammissibile pari a euro 1.000,00/Kw a colonnina, secondo gli importi e le quantità che saranno dettagliate nel successivo avviso;

b. per la rimozione e smaltimento dell’amianto e l’esecuzione di interventi di realizzazione o miglioramento dell’isolamento termico e della coibentazione dei tetti e/o di realizzazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto (intercapedine d’aria):

  • demolizione e ricostruzione delle coperture e fornitura e messa in opera dei materiali necessari alla realizzazione degli interventi, fino ad un limite massimo ammissibile di euro 700/Kwp.

Per tutti gli interventi elencati sono ammissibili, nei limiti massimi indicati, le spese di progettazione, asseverazioni ed altre spese professionali richieste dal tipo di lavori, comprese quelle relative all’elaborazione e presentazione dell’istanza, direzione lavori e collaudi, se prestate da soggetti esterni all’impresa.

È consentita la realizzazione di impianti fotovoltaici su coperture anche diverse da quelle su cui si opera la bonifica dall’amianto (e, se del caso, dall’eternit), purché appartenenti allo stesso fabbricato ed è ammessa l’opera di bonifica anche su superfici superiori a quelle dell’installazione di impianti fotovoltaici, purché appartenenti allo stesso fabbricato.

La spesa massima ammissibile per singolo progetto è pari a euro 750.000,00, nel limite massimo di euro 1.000.000 per singolo soggetto beneficiario.

Agevolazione

Il finanziamento consiste in un contributo a fondo perduto per la realizzazione di impianti fotovoltaici su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale.

Il contributo sarà concesso fino ad esaurimento delle risorse disponibili, secondo le modalità e i limiti definiti da successivo Avviso e le intensità di aiuto definite nel Decreto.

Gli aiuti possono essere cumulati, in relazione agli stessi costi ammissibili, con altri aiuti di Stato, compresi quelli de minimis, nel rispetto del divieto del doppio finanziamento e purché tale cumulo non porti al superamento dell’intensità di aiuto stabilita per ciascuna tipologia di investimento. Possono essere altresì essere cumulati con qualsiasi altra misura di sostegno finanziata con risorse pubbliche, purché’ tale cumulo non riguardi gli stessi costi ammissibili o le stesse quote parti del costo di uno stesso bene, e non porti al superamento del costo sostenuto per ciascun tipo di intervento.

Procedura

Le domande devono essere trasmesse tramite piattaforma informatica del soggetto attuatore, GSE, a decorrere dalle ore 12.00 del 27/09/2022 ed entro il 27/10/2022, salvo esaurimento delle risorse.

Le agevolazioni saranno concesse secondo una procedura a sportello, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili.

Informazioni

Per accedere alla normativa e modulistica relativa al bando: www.politicheagricole.it ; www.invitalia.it

Accresco srl: www.accresco.it – contact@accresco.it – Tel +39 0341 1570511

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