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venerdì, 08 Aprile 2022 / Pubblicato il FINANZIAMENTI A FONDO PERDUTO

INVESTIMENTI INNOVATIVI E SOSTENIBILI

È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del MISE del 10/02/2022, che istituisce un regime di aiuto per il sostegno di investimenti innovativi e sostenibili volti a favorire la trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa, al fine di superare la contrazione indotta dalla crisi pandemica e di orientare la ripresa degli investimenti verso ambiti strategici per la competitività e la crescita sostenibile del sistema economico.

Le risorse disponibili ammontano complessivamente a euro 677.875.519,57 di cui:

a) euro 250.207.123,57 per le Regioni del centro-nord

b) euro 427.668.396,00 per le Regioni del Mezzogiorno

Il 25% delle risorse è destinata ai programmi proposti dalle micro e piccole imprese.

Le agevolazioni sono concesse ai sensi e nei limiti di quanto previsto dalla sezione 3.13 del Temporary Framework. Per le sole spese riferite ai progetti volti al miglioramento della sostenibilità energetica dell’impresa, le agevolazioni sono concesse ai sensi e nei limiti del Regolamento GBER.

Beneficiari

Sono beneficiarie degli aiuti le Micro, Piccole e Medie Imprese che vogliano attivare programmi di investimento finalizzati allo svolgimento delle attività manifatturiere o attività di servizi alle imprese (si vedano i Codici ATECO nel .pdf in calce):

  1. regolarmente costituite, iscritte e attive nel registro delle imprese, con disponibilità dell’unità produttiva oggetto del programma nel territorio nazionale;
  2. non sottoposte a procedure concorsuali o liquidazione volontaria;
  3. non in difficoltà al 31/12/2019 (ad eccezione delle microimprese e piccole imprese, purché risulti rispettato quanto previsto dalla lettera b) e a condizione che non abbiano ricevuto aiuti per il salvataggio o la ristrutturazione);
  4. in regime di contabilità ordinaria con almeno due bilanci approvati e depositati (in caso di imprese individuali e società di persone, almeno due dichiarazioni dei redditi);
  5. in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia e urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni, della salvaguardia dell’ambiente, degli obblighi contributivi;
  6. che abbiano restituito eventuali somme dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero;
  7. che non abbiano effettuato, nei 2 anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso l’unità produttiva oggetto dell’investimento per cui vengono richieste le agevolazioni, impegnandosi a non farlo anche fino ai due anni successivi al completamento dell’investimento.

Ciascuna impresa potrà presentare una sola domanda di agevolazione.

Interventi ammissibili

Sono ammissibili i programmi che prevedono la realizzazione di investimenti innovativi, sostenibili e con contenuto tecnologico elevato e coerente al piano nazionale Transizione 4.0 (attraverso l’utilizzo delle tecnologie individuate dal piano stesso, atte a consentire la trasformazione tecnologica e digitale) in grado di aumentare il livello di efficienza e di flessibilità nello svolgimento dell’attività economica dell’impresa proponente.

Sarà data priorità agli interventi in grado di offrire un particolare contributo agli obiettivi di sostenibilità definiti dall’Unione europea e a quelli volti, in particolare, a:

  1. favorire la transizione dell’impresa verso il paradigma dell’economia circolare, attraverso l’applicazione delle soluzioni di seguito individuate:
    1. Soluzioni atte a consentire un utilizzo efficiente delle risorse, il trattamento e la trasformazione dei rifiuti, compreso il riuso dei materiali in un’ottica di economia circolare o a “rifìuto zero” e di compatibilità ambientale.
    2. Tecnologie finalizzate al rafforzamento dei percorsi di simbiosi industriale attraverso, ad esempio, la definizione di un approccio sistemico alla riduzione, riciclo e riuso degli scarti alimentari, allo sviluppo di sistemi di ciclo integrato delle acque e al riciclo delle materie prime.
    3. Sistemi, strumenti e metodologie per la fornitura, l’uso razionale e la sanificazione dell’acqua.
    4. Soluzioni in grado di aumentare il tempo di vita dei prodotti e di efficientare il ciclo
    5. Utilizzo di nuovi modelli di packaging intelligente (smart packaging) che prevedano anche l’utilizzo di materiali recuperati.
    6. Implementazione di sistemi di selezione del materiale multileggero al fine di aumentare le quote di recupero e di riciclo di materiali piccoli e leggeri.
  2. migliorare la sostenibilità energetica dell’impresa, con il conseguimento di un risparmio energetico, all’interno dell’unità produttiva interessata dall’intervento, non inferiore al 10% rispetto ai consumi dell’anno precedente alla data di presentazione della domanda. Il risparmio energetico deve essere conseguito attraverso le seguenti misure:
    1. Introduzione di sistemi di monitoraggio dei consumi
    2. Nuova installazione o sostituzione di impianti ad alta efficienza ovvero di sistemi e componenti in grado di contenere i consumi energetici correlati al ciclo produttivo e/o di erogazione dei servizi.
    3. Utilizzo di energia termica o elettrica recuperata dai cicli
    4. Installazione di impianti di produzione di energia termica o elettrica da fonte rinnovabile per l’autoconsumo.
    5. Soluzioni atte a consentire un miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici in cui è esercitata l’attività economica.

Spese ammissibili

Sono ammissibili le spese, sostenute successivamente alla presentazione della domanda e non oltre 12 mesi dalla data di concessione, riferite a:

  1. macchinari, impianti e attrezzature di nuovo acquisto;
  2. opere murarie, nei limiti del 40% del totale dei costi ammissibili;
  3. programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei beni materiali di cui alla lettera a);
  4. acquisizione di certificazioni ambientali (secondo quanto sarà specificato in successivo provvedimento).

Per i progetti finalizzati a migliorare la sostenibilità energetica dell’impresa, sono inoltre ammissibili, ai sensi e nei limiti del Regolamento GBER, le spese aventi ad oggetto servizi di consulenza diretti alla definizione della diagnosi energetica (D.Lgs. n. 102 del 4 luglio 2014) relativa all’unità produttiva oggetto delle misure di efficientamento energetico (massimo 3% delle spese ammissibili e a condizione che l’effettuazione della diagnosi non sia adempimento obbligatorio per l’impresa).

Per i programmi di investimento da realizzare nelle Regioni Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, Basilicata, Molise, Sardegna, le spese ammissibili devono essere non inferiori a euro 500.000 e non superiori a euro 3 milioni e comunque all’80% del fatturato dell’ultimo bilancio depositato.

Per i programmi da realizzare nelle restanti Regioni, le spese ammissibili devono essere non inferiori a euro 1 milione e non superiori a euro 3 milioni e comunque all’80% del fatturato dell’ultimo bilancio depositato.

Agevolazione

La misura prevede la concessione di un contributo a fondo perduto in conto impianti, determinato in percentuale in funzione del territorio di realizzazione dell’investimento e della dimensione delle imprese beneficiarie:

  1. Regioni Calabria, Campania, Puglia, Sicilia:
    • Micro e piccole imprese massimo 60% delle spese ammissibili
    • Medie imprese massimo 50% delle spese ammissibili
  2. Regioni Basilicata, Molise, Sardegna:
    • Micro e piccole imprese massimo 50% delle spese ammissibili
    • Medie imprese massimo 40% delle spese ammissibili

Per i programmi di investimento realizzati nelle Regioni citate che si concludano entro nove mesi dalla data di concessione delle agevolazioni, è riconosciuta una maggiorazione del contributo di 5 punti percentuali.

     c. Altre Regioni:

    • Micro e piccole imprese massimo 35% delle spese ammissibili
    • Medie imprese massimo 25% delle spese ammissibili

Le agevolazioni non sono cumulabili, con riferimento alle medesime spese, con altre agevolazioni pubbliche che si configurino come aiuti di Stato, incluse quelle attribuite in de minimis ove concesse per specifici costi ammissibili (ad eccezione di quelle ottenute esclusivamente nella forma di benefici fiscali e di garanzia e comunque entro i limiti delle intensità massime previste dalle pertinenti disposizioni del Regolamento GBER).

Procedura

Le agevolazioni sono concesse sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello.

Sarà possibile iniziare la compilazione della documentazione sull’apposita piattaforma dal 4 maggio e le domande potranno essere inoltrate a partire dal 18 maggio.

I contributi saranno erogati in non più di 3 stati di avanzamento lavori, per un ammontare di almeno il 25% dell’importo complessivo dell’investimento, ad eccezione dell’ultima richiesta di erogazione che può essere riferita ad un importo inferiore.

Informazioni

Per accedere alla normativa e modulistica relativa al bando: www.invitalia.it

Accresco srl: www.accresco.it – contact@accresco.it – Tel +39 0341 1570511

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