I Contratti di sviluppo sono una misura per il sostegno degli investimenti di grandi dimensioni nei settori industriale, agro-industriale (TPA – prima trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli), turistico, di tutela ambientale. Finanziano inoltre l’attività di R&S legata ad investimenti industriali, connessa e funzionale all’attività produttiva.
Lo scopo principale di questa agevolazione è favorire l’attrazione di investimenti, anche esteri, e la realizzazione di progetti di sviluppo d’impresa rilevanti per il rafforzamento della struttura produttiva del Paese, soprattutto nelle aree svantaggiate e nel Mezzogiorno, per la riconversione e reindustrializzazione di alcune aree del Paese.
I Contratti di Sviluppo sono finanziati dal MISE con il contributo delle Regioni coinvolte nei programmi e sono gestiti da Invitalia.
Cosa finanziano
I Contratti di Sviluppo finanziano Programmi di sviluppo nei settori indicati.
Il Programma è composto da uno o più progetti di investimento e da eventuali progetti di ricerca, sviluppo e innovazione, connessi e funzionali tra loro. I progetti di investimento devono riguardare iniziative imprenditoriali finalizzate allo sviluppo di uno dei settori indicati. Il programma può prevedere anche la realizzazione di infrastrutture di pubblico interesse.
L’investimento minimo nel Programma non può essere inferiore a 20 milioni di euro (7,5 milioni per attività di prima trasformazione di prodotti agricoli e per progetti turistici localizzati nelle aree interne del Paese o che prevedano il recupero di strutture dismesse).
Le imprese devono realizzare i programmi entro 36 mesi dalla concessione delle agevolazioni, prorogabile dietro richiesta motivata dell’impresa proponente di ulteriori 18 mesi.
Destinatari
I destinatari della misura sono le imprese, italiane ed estere, di ogni dimensione.
Le imprese possono richiedere l’avvio di un contratto di sviluppo singolarmente, eventualmente con altre imprese aderenti, o congiuntamente attraverso un contratto di rete.
Agevolazione
I Contratti di sviluppo erogano fondi in diverse forme, anche in combinazione tra loro:
- contributo a fondo perduto in conto impianti
- contributo a fondo perduto alla spesa (per i progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale)
- finanziamento agevolato (nei limiti del 75% delle spese ammissibili)
- contributo in conto interessi
L’entità del finanziamento dipende dalla tipologia del programma, dalla dimensione di impresa e dalla localizzazione dell’iniziativa:
TIPOLOGIA DI PROGRAMMA | INVESTIMENTO MINIMO RICHIESTO | ||
Programma complessivo | Impresa proponente | Imprese aderenti | |
Industriale | 20 milioni € | 10 milioni € | 1,5 milioni € |
Prima trasformazione e commercializzazione prodotti agricoli (TPA) | 7,5 milioni € | 3 milioni € | 1,5 milioni € |
Tutela ambientale (escluso TPA) | 20 milioni € | 10 milioni € | 1,5 milioni € |
Turistico | 20 milioni € | 5 milioni € | 1,5 milioni € |
Turistico aree interne | 7,5 milioni € | 3 milioni € | 1,5 milioni € |
TIPOLOGIA DI INVESTIMENTO | INVESTIMENTO AMMISSIBILE PER DIMENSIONE DI IMPRESA | ||
Regioni Sud: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia, Molise | Regioni Centro-nord (specifiche province) | Altre aree | |
Nuova unità produttiva | Tutte le dimensioni | Tutte le dimensioni | Solo PMI |
Ampliamento capacità produttiva | Tutte le dimensioni | Solo PMI | Solo PMI |
Riconversione attività | Tutte le dimensioni | Tutte le dimensioni | Solo PMI |
Ristrutturazione unità produttiva | Tutte le dimensioni | Solo PMI | Solo PMI |
INTENSITA’ DI AIUTO (definite dalla Carta degli aiuti a finalità regionale dell’Italia approvata dalla Commissione Europea) – AMBITO INDUSTRIALE E TURISTICO
Calabria Campania Puglia Sicilia | Basilicata Molise Sardegna | Regioni centro- nord (specifiche province) | Altre aree | |
Piccola Impresa | 60% | 50% | 30% | 20% |
Media Impresa | 50% | 40% | 20% | 10% |
Grande Impresa | 40% | 30% | 10% | 15% |
Per l’ambito di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli (TPA), l’intensità di aiuto è pari al 50% per le regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e 40% per le altre aree.
L’ammontare e la forma dei contributi vengono definiti in fase di negoziazione (v. par. Istruttoria).
L’erogazione del contributo può essere richiesta presentando gli Stati di Avanzamento Lavori (massimo 5, con richiesta di almeno il 20% dell’investimento ammissibile); è possibile richiedere un anticipo del 40% dietro presentazione di adeguata fideiussione. La richiesta di erogazione in riferimento all’ultimo SAL dovrà avvenire entro 60 giorni dalla conclusione dell’investimento.
Le agevolazioni non sono cumulabili con altre agevolazioni pubbliche concesse per le medesime spese, incluse quelle concesse a titolo “de minimis”, ad eccezione di quelle ottenute esclusivamente nella forma di benefici fiscali e di garanzia e comunque entro i limiti delle intensità massime previste dal Regolamento GBER.
Spese ammissibili
Sono ammissibili le spese sostenute dopo la presentazione della domanda, riguardanti:
- Acquisto del suolo aziendale (max 10% del totale spese ammissibili)
- Opere murarie (max 40% del totale spese ammissibili)
- Macchinari, impianti e attrezzature; beni necessari all’attività dell’impresa; mezzi mobili strettamente necessari al ciclo di produzione o per il trasporto in conservazione condizionata dei prodotti
- Programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate, commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa e ammissibili solo per la parte in cui sono utilizzati per l’attività svolta nell’unità produttiva interessata dal progetto. (max 50% del totale spese ammissibili per le grandi imprese)
- Consulenze (esclusivamente per le PMI, max 4% del totale spese ammissibili)
I beni agevolati dovranno essere mantenuti per almeno 5 anni per le grandi imprese e 3 anni per le PMI.
Modalità di richiesta
Le domande devono essere inoltrate tramite l’apposita piattaforma di Invitalia nel periodo di apertura degli sportelli, utilizzando la modulistica predisposta.
Istruttoria
A seguito della verifica dei requisiti di accesso da parte di Invitalia, si apre la fase di negoziazione e di verifica delle risorse disponibili per la copertura finanziaria. La proposta definitiva viene inoltrata alla Regione interessata e al MISE, che possono esprimere il proprio parere. A seguito di approvazione avviene la stipula del contratto.
Procedure specifiche
Accordi di sviluppo – Fast Track Si tratta di programmi di sviluppo di rilevanti dimensioni (investimenti ammissibili per almeno 50 milioni di euro / 20 milioni per il settore della trasformazione dei prodotti agricoli), a condizione che presentino una particolare rilevanza strategica in relazione al contesto territoriale e al sistema produttivo interessato. Tali programmi possono essere oggetto di un Accordo tra il Ministero, Invitalia e l’impresa proponente, ed eventualmente Regioni e altre amministrazioni pubbliche che intervengano nel cofinanziamento.
La rilevanza strategica è stabilita in base ai seguenti requisiti:
– o sussistono almeno tre dei requisiti specifici introdotti con il DM 2/11/2021 (impatto occupazionale, realizzazione o consolidamento di sistemi di filiera, capacità rafforzare la presenza sui mercati esteri e attrarre investimenti esteri, sviluppo tecnologico, impatto ambientale)
– o il programma è qualificabile come programma di sviluppo per la tutela ambientale
– o il programma è proposto da una rete di imprese con contratto di rete
Per i programmi di sviluppo sulla trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli deve essere inoltre verificata la capacità del programma di determinare effetti positivi o sinergie con i sistemi di filiera diretta e allargata regionali o nazionali.
Nel caso in cui a seguito della realizzazione del programma di sviluppo sia previsto un incremento occupazionale, le imprese dovranno impegnarsi ad assumere in via prioritaria i percettori di interventi di sostegno al reddito, disoccupati a seguito di procedure di licenziamento collettivo e lavoratori di aziende coinvolte in tavoli di crisi attivi presso il Mise.
La procedura degli Accordi di sviluppo offre alcuni vantaggi:
- corsia preferenziale con priorità nella prenotazione delle risorse
- riduzione dei tempi di valutazione e attuazione (istruttoria 90 gg invece che 190 gg)
- maggior coinvolgimento delle amministrazioni coinvolte
La richiesta di attivazione di un Accordo di sviluppo deve essere inoltrata, a seguito dell’inoltro della domanda per il Contratto di sviluppo, tramite pec utilizzando l’apposita modulistica.
Fonti normative
Decreto Legge n. 112 del 25/06/2008: ha istituito i Contratti di sviluppo; lo strumento è operativo dal 2011.
Decreto Legge n. 5 del 10/02/2009: ha stabilito le indicazioni per la stipula dei contratti di rete.
Decreto MISE 09/12/2014: ha introdotto modifiche alla disciplina dei Contratti di Sviluppo in adeguamento alle nuove norme in materia di aiuti Stato.
Decreto MISE 08/11/2016: ha introdotto una specifica procedura per il finanziamento e la valutazione degli Accordi di sviluppo.
Decreto MISE 02/08/2017: ha definito i criteri per la determinazione delle agevolazioni per i programmi di tutela ambientale e di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli.
Decreto MISE 13/11/2020: ha confermato il termine di ultimazione dei progetti a 36 mesi dalla concessione delle agevolazioni, ma ha previsto inoltre la possibilità di una proroga per un periodo massimo di 18 mesi, con motivata richiesta dell’impresa beneficiaria.
Legge di bilancio 2021 n. 178 del 30/12/2020: ha abbassato la soglia di accesso per i programmi di sviluppo di attività turistiche a 7,5 milioni di euro, compresi i programmi per interventi da realizzare nelle aree interne dove è previsto il recupero e la riqualificazione di strutture edilizie dismesse.
Direttiva MISE del 19/03/2021: ha stabilito i criteri per i programmi di investimento indicati nella legge di bilancio 2021 e l’elenco dei comuni appartenenti alle aree interne.
Decreto MISE 02/11/2021: ha introdotto alcune modifiche alla disciplina dei Contratti di sviluppo, tra cui la semplificazione dell’iter amministrativo e la definizione di nuovi criteri di selezione per la sottoscrizione degli Accordi di Sviluppo (procedura fast track).
Decreto MISE 13/01/2022: decreto di attuazione dell’investimento 5.2 “Competitività e resilienza delle filiere produttive” del PNRR.
Decreto MISE 27/01/2022: decreto di attuazione dell’investimento 5.1 “Rinnovabili e batterie” del PNRR.
Decreti MISE 25/03/2022: hanno definito i termini di apertura degli sportelli per i bandi 2022 “Filiere produttive” e “Rinnovabili e batterie”.